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Lettera agli iscritti

 

Carissimi iscritti,

ogni anno diventa sempre più difficile mettere insieme qualche riga per esprimervi i nostri auguri per le feste che si stanno avvicinando, visto che proprio nella parte finale dell’anno si sono da ultimo concentrati tutta una serie di annunci e di provvedimenti che hanno inciso pesantemente sulla nostra vita lavorativa.

Quest’anno la notizia da tutti noi attesa, quasi come se fosse “la buona novella”, è quella del realizzarsi della, per ora solo annunciata, firma del preliminare di vendita da parte di Ubi, che tutti prevedono possa arrivare prima di Natale.

Speriamo, noi per ora, scaramanticamente non vogliamo dire niente!

D’altra parte, come diceva un noto allenatore di calcio: “rigore è quando arbitro fischia” e per ora quel fischio, pur se annunciato, non lo abbiamo sentito e, anche quando avverrà, il goal sarà valido quando e se il pallone sarà stato ben calciato dentro la rete e il portiere non lo avrà parato…

Questo pragmatismo ha caratterizzato il nostro agire durante tutto questo terribile anno e crediamo abbiate potuto apprezzarne e condividerne lo spirito che ci ha visto impegnati più ai tavoli di trattativa e nelle difesa diretta dei colleghi che sulle pagine dei giornali: noi pensiamo che il ruolo sindacale si debba esercitare così.

Dicevamo che è stato un anno terribile, lo è stato davvero per tutti ma soprattutto per i tanti colleghi che già dai primi giorni del 2016 hanno cominciato a ricevere avvisi di garanzia e avvisi di chiusura delle indagini preliminari da parte dell’autorità giudiziaria che ancora, e anzi ogni settimana, più numerosi continuano ad arrivare. Abbiamo lavorato senza clamore, ma con grande determinazione, per fornire a questi lavoratori, tutta l’assistenza legale e il supporto sia logistico che psicologico possibile per affrontare una circostanza che qualche anno fa non avremmo immaginato essere possibile nemmeno nei nostri peggiori incubi.

Crediamo che i molti (troppi!) colleghi chiamati in causa penalmente dagli obbligazionisti (azzerati dal governo, non truffati!), siano il simbolo di tutti noi dipendenti di questa Banca sopravvissuta e a loro principalmente, oltre che ai colleghi delle zone del Reatino colpite dal sisma del 24 agosto scorso vogliamo rivolgere il nostro pensiero in queste festività, perché siamo sicuri di interpretare la volontà di tutti nell’esprimere loro sincero affetto e vicinanza.

Sicuramente Ubi arriverà, probabilmente anche molto presto, e quando sarà tireremo tutti un sospiro di sollievo, ma dovremo anche, un minuto dopo, cominciare a lavorare per cercare di strappare nell’incorporazione le migliori condizioni sindacali possibili, e noi e tutti i lavoratori di Nuova Bancaetruria saremo pronti a farlo perché essere sopravvissuti a questi ultimi anni è la dimostrazione che le sfide, anche quelle più ardue, non ci spaventano.

Intanto auguriamo a tutte e a tutti di trascorrere un Natale sereno e un nuovo anno pieno di dignità, stabilità e lavoro.


 

 la Segreteria

 

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