POLIZZA KASKO
In attesa di una nuova circolare aziendale aggiornata sulla polizza in oggetto pubblichiamo alcune note esplicative e suggerimenti in merito.
Si noti innanzitutto che la kasko copre solo i danni materiali riscontrati su auto di proprietà del dipendente o di suo familiare convivente.
A seguito di un danno va seguito, entro il primo giorno lavorativo successivo all’incidente, il seguente iter:
a) Contattare il proprio responsabile aziendale
b) Effettuare comunicazione scritta il prima possibile al Servizio Logistica di Banca Etruria contenente:
1) la dinamica dell’accaduto,
2) ora e luogo del sinistro,
3) i danni riportati dall’autoveicolo,
4) il proprio recapito telefonico,
5) l’indicazione della officina incaricata della riparazione,
6) la poel riguardante l’autorizzazione alla missione (Kasko)
7) l’indicazione del c/c sul quale si desidera ricevere l’accredito della somma relativa alla franchigia
Si attende poi la valutazione del danno effettuata dalla stessa officina e, a questo punto, seguono due ipotesi :
Danno inferiore alla franchigia (250 euro)
o Viene risarcito il danno direttamente dall’azienda senza coinvolgere l’assicurazione tramite accredito su c/c dietro presentazione da parte del dipendente del documento che attesta le riparazioni effettuate
Danno superiore alla franchigia
o Viene fatta la richiesta danni all’assicurazione da parte del servizio Logistica
o Viene fatta visionare l’auto al perito dell’assicurazione per la valutazione del danno (con tempi solitamente lunghi per avere un appuntamento)
o Viene fatta riparare l’auto (pagando il carrozziere di tasca propria), facendosi rilasciare una ricevuta a proprio nome riportante modello e targa dell’auto (e l’azienda consiglia di non pagare prima di aver ricevuto quanto stabilito dal perito onde evitare discordanze degli importi difficilmente sanabili a posteriori)
o Si raccomanda di farsi dettagliare la ricevuta fiscale suddividendo la spesa per la manodopera (che non è soggetta a degrado) da quella relativa a ciascun singolo pezzo di ricambio eventualmente sostituito
o Viene consegnata la ricevuta al liquidatore dell’assicurazione e viene fornita copia della stessa anche al servizio Logistica
o Si attende la quietanza di pagamento
o Ricevutala, la si compila e la si riporta al liquidatore per il bonifico (consegnandone copia anche al servizio Logistica)
o Si attende l’erogazione il cui importo sarà uguale alla cifra riportata nella ricevuta meno la franchigia (250 euro) e la perdita di valore sui pezzi di ricambio (il c.d. “degrado” la cui stima viene effettuata dall’assicurazione in base alla data di immatricolazione dell’auto)
o Si riceve dall’azienda l’importo della franchigia con apposita delibera del primo Consiglio di amministrazione utile, mentre si attendono 6 mesi prima di ricevere quanto calcolato quale perdita di valore dell’auto (il tutto avviene con un altro distinto provvedimento che va sempre deliberato dal Consiglio di amministrazione). L’azienda si è detta disponibile a deliberare in merito ogni 3 mesi.
ANNOTAZIONI:
- Occorre andare personalmente minimo 2 volte dal liquidatore con un notevole dispendio di tempo (ma i documenti si possono anche spedire oppure della loro consegna può essere incaricato un terzo soggetto. E va segnalato che lo stesso servizio logistica si è detto disponibile ad intervenire in tal senso. Tuttavia eventuali errori o imperfezioni nella compilazione possono essere sanati solo personalmente dal dipendente).
- Se l’incidente avviene fuori sede e comporta l’immobilizzo dell’autovettura è stato informalmente chiarito che, sia il rientro del dipendente, sia la riparazione del danno in loco e/o il recupero del mezzo e successiva riparazione presso l’officina di fiducia sono, dietro presentazione dei giustificativi, rimborsati dall’azienda. Eventuali impedimenti fisici del dipendente sono, ovviamente, coperti dall’assicurazione e l’eventuale coinvolgimento di suoi familiari per la sua assistenza e/o rientro in sede sono anch’essi, se necessari, rimborsabili con appositi provvedimenti deliberati caso per caso. (Al limite anche un autista dell’azienda potrebbe essere incaricato del “recupero” del dipendente e/o della autovettura incidentata per ovviare a svariati problemi che dovessero o potessero intervenire).
- Tuttavia non c’é possibilità di avere una autovettura sostitutiva per il tempo necessario alla riparazione.
- Se i terzi trasportati subiscono un danno viene per essi coinvolta l’assicurazione di responsabilità civile del conducente. Tuttavia è ovvio che questa alla fine si rivarrà sullo stesso conducente aumentadogli i premi assicurativi e ciò è inevitabile.
- Si ricordi però che al contempo ogni dipendente è coperto 24 ore su 24 da una polizza infortuni denominata “professionale” se l’incidente avviene nel normale orario lavorativo e “extraprofessionale” se avviene al di fuori degli stessi (con rimborsi e franchigie di vario importo ma pur sempre previsti anche a favore del dipendente, chiarendo che, ai sensi di quanto disposto nel codice civile, il primo beneficiario è l’azienda che stipula tali assicurazioni innanzitutto a difesa dei propri interessi). E anche di questa polizza i dipendenti andrebbero correttamente informati.
CONSIGLI E PROPOSTE
Il consiglio che
viene dato a tutti è quello di servirsi il più possibile dei mezzi pubblici. Ciò non sempre è fattibile e di sicuro aumentano tempi di percorrenza e costi per l’azienda, ma la vostra tranquillità e sicurezza valgono più di tutto. Inoltre, se da una stazione e/o aeroporto che sia, il luogo in cui dovete recarvi non è raggiungibile con mezzi pubblici standard (ossia bus, metropolitane, tram, ecc.) potete prendere un taxi facendovi ovviamente rilasciare apposita ricevuta.
- Si sta spingendo per l’attivazione delle video conferenze (che potrebbero ridurre trasferte e costi aziendali).
- In alternativa potrebbe essere previsto l’uso di auto aziendali (che siano esse di proprietà, di c.d. “lungo noleggio”, o noleggiate per l’occasione ha poca rilevanza).